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Superare l’ansia da prestazione – Tecniche pratiche per la prova orale

Mi trovo spesso di fronte a candidati perfettamente preparati che mi confessano: “Dottoressa, so tutto quello che c’è da sapere, ma quando penso al colloquio mi sudano le mani e il cuore inizia a battere come un tamburo.” Se vi riconoscete in questa descrizione, sappiate che non siete soli e, soprattutto, che non c’è nulla di sbagliato in voi. L’ansia da prestazione è un meccanismo evolutivo che per millenni ha salvato la nostra specie dai pericoli. Il problema è che il nostro cervello primitivo non distingue tra un leone affamato e una commissione d’esame: in entrambi i casi attiva la risposta di “attacco o fuga”, rilasciando adrenalina, accelerando il battito cardiaco, aumentando la sudorazione. La buona notizia? Potete trasformare questo nemico in un alleato.

Prima di combattere un avversario, dovete conoscerlo. L’ansia si manifesta su tre livelli:

Fisico: Tachicardia, sudorazione, tensione muscolare, respiro corto, tremori, sensazione di “vuoto allo stomaco”.

Cognitivo: Pensieri catastrofici (“andrà tutto male”), perdita di concentrazione, vuoti di memoria, pensieri ricorrenti.

Comportamentale: Evitamento, irrequietezza, comportamenti compulsivi (mangiarsi le unghie, tamburellare con le dita), blocco dell’azione.

Riconoscere questi segnali è il primo passo per riprendervi il controllo.

Le Tecniche di Gestione Immediata: 

  • La Respirazione 4-7-8

Questa tecnica, sviluppata dal Dr. Andrew Weil, è così efficace che viene utilizzata dai Navy SEAL americani. Ecco come funziona:

  1. Svuotate completamente i polmoni
  2. Inspirate dal naso per 4 secondi
  3. Trattenete il respiro per 7 secondi
  4. Espirate dalla bocca per 8 secondi, emettendo un leggero sibilo
  5. Ripetete il ciclo 4 volte

Il segreto sta nel rapporto matematico tra inspirazione, ritenzione ed espirazione. Questa sequenza attiva il nervo vago, che è come l’interruttore del rilassamento del vostro corpo. In 2 minuti, il vostro sistema nervoso passa dalla modalità “emergenza” alla modalità “controllo”.

  • La Tecnica dell’ancoraggio positivo: 

Il vostro cervello è una macchina associativa incredibilmente potente. Potete sfruttare questa caratteristica per “programmare” stati emotivi positivi.

Nei giorni di preparazione, quando vi sentite particolarmente sicuri e preparati durante lo studio, create un “gesto ancora”: può essere stringere il pugno destro, toccare il pollice con l’indice, o premere leggermente il centro del palmo. Mantenetelo per 10 secondi mentre vi concentrate sulla sensazione di sicurezza e competenza.

Ripetete questo esercizio almeno 20 volte in momenti di sicurezza. Il giorno del concorso, quando sentirete salire l’ansia, riproducete quel gesto: richiamerete istantaneamente quello stato di calma e controllo.

  • Il riframe cognitivo: cambiare la narrazione interiore

La vostra mente è come un commentatore sportivo: continua a “raccontare” quello che succede. Il problema è quando questo commentatore è pessimista e catastrofico. È tempo di cambiare telecronista.

Invece di pensare:

  • “Non ce la farò mai” → “Ho studiato metodicamente, conosco la materia”
  • “Gli altri sono sicuramente più bravi” → “Ognuno ha il suo percorso e le sue competenze uniche”
  • “Se fallisco, la mia vita è rovinata” → “Questo è uno dei tanti treni, se perdo questo ce ne sarà un altro”
  • “La commissione mi giudicherà negativamente” → “La commissione vuole trovare persone valide, sono qui per dare il meglio di me”

La strategia della “Desensibilizzazione sistematica”

Una delle tecniche più efficaci è quella di abituare gradualmente la vostra mente alla situazione temuta. Create una “scala dell’ansia” da 1 a 10:

  1. Pensare al concorso mentre siete rilassati a casa
  2. Immaginare di prepararvi la mattina del concorso
  3. Visualizzare il viaggio verso il luogo della prova
  4. Immaginare di entrare nell’edificio
  5. Visualizzare l’attesa prima del colloquio
  6. Immaginare di entrare nell’aula
  7. Visualizzare il saluto alla commissione
  8. Immaginare la prima domanda
  9. Visualizzare una domanda difficile
  10. Immaginare la conclusione del colloquio

Ogni giorno, partite dal livello che riuscite a gestire con facilità e progredite gradualmente. Quando riuscite a visualizzare un livello rimanendo rilassati, passate al successivo. In 2-3 settimane, avrete “desensibilizzato” la vostra mente all’intera esperienza.

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