Immagina un triangolo perfetto. Ai tre vertici troviamo preparazione fisica, mentale e teorica. Se anche uno solo di questi elementi viene trascurato, l’intera struttura crolla. È questo il primo insegnamento che condivido con chi si prepara ai concorsi nelle Forze dell’Ordine: il successo non è mai casuale, ma il risultato di un approccio metodico e integrato. Durante i miei anni di esperienza come psicologa militare, ho incontrato e osservato moltissimi candidati. Quelli che hanno ottenuto i risultati migliori sono stati coloro che avevano compreso l’importanza della costanza e dell’equilibrio durante la preparazione. Quindi il mio primo suggerimento in vista della preparazione è di strutturala bene, in modo ordinato, programmando i tempi e bilanciando in modo ponderato la preparazione fisica con quella teorica e psicoattidudinale.
Tutto quello che hai costruito nei mesi precedenti si materializza in poche ore cruciali, il giorno della prova orale, pertanto affrontare al meglio il temuto appuntamento ti lascio questa Check-list:
2 ore prima:
- La sveglia suona e inizia il vostro “protocollo di attivazione”. Non alzatevi di scatto: concedetevi 5 minuti di risveglio graduale. Il vostro sistema nervoso deve passare dolcemente dallo stato di riposo a quello di allerta controllata.
- Concediti una colazione sana e nutriente: carboidrati complessi (fette biscottate integrali, avena), proteine magre (yogurt greco, uovo), una porzione di frutta per gli zuccheri naturali. Evitate caffè eccessivo: meglio una tazza di tè verde, che contiene L-teanina, un aminoacido che promuove la concentrazione senza ansia.
- Tieni a mente la tua presentazione e la tua motivazione: “Perché vuoi entrare nelle Forze dell’Ordine? Quali esperienze ti hanno formato? Quali sono i tuoi punti di forza? Prepara 3-4 aneddoti significativi che dimostrino le tue qualità. La commissione non vuole sentire risposte generiche, ma la tua storia autentica.
- Rituale di rilassamento: scegli una tecnica di rilassamento, può essere la respirazione profonda, una sequenza di stretching, l’ascolto di una canzone che ti dà carica. L’importante è che sia sempre lo stesso: diventerà il tuo “interruttore della calma”.
30 minuti prima:
- Arriva con anticipo, ma non troppo. 30 minuti sono perfetti: abbastanza per ambientarti, non troppo per aumentare l’ansia dell’attesa.
- L’osservazione consapevole: Guarda gli altri candidati, ma non per competere o confrontarti. Osservali con attenzione ma senza giudizio, questo esercizio ha il vantaggio di distrarti dall’ansia e avere consapevolezza di chi hai intorno.
- La postura: Anche in attesa, mantenete una postura eretta e rilassata. Le spalle indietro, il mento parallelo al suolo, le mani visibili. La vostra postura influenza il vostro stato mentale: una postura sicura genera sicurezza interiore.
Durante il Colloquio:
- Entra nell’aula con rispetto ma senza soggezione. Il saluto è il tuo biglietto da visita: fermo, sincero, accompagnato da un contatto visivo con ogni membro della commissione.
- Quando ti fanno una domanda, non avere fretta di rispondere. Prenditi 2-3 secondi per processare completamente la richiesta. Questo non è segno di esitazione, ma di riflessione.
- Gestisci i silenzi, essi non sono vuoti da riempire a tutti i costi, ma spazi di riflessione. Se non sai rispondere immediatamente a una domanda, dì onestamente: “Mi concede un momento per riflettere?” È molto più professionale che inventare risposte improvvisate.
- Il modo in cui uscite dall’aula è importante quanto il modo in cui ci entrate. Ringrazia sinceramente, stringete la mano se appropriato, esci con la stessa dignità con cui sei entrato. L’ultima impressione è quella che spesso rimane.